… WHITE OR PINK? – WEEK 35

Questa settimana siamo sul Collio con il Molamatta di Marco Felluga, blend di Pinot bianco, Friulano, Ribolla gialla.
Vigne vecchie, quelle del friulano arrivano anche a 70 anni di età, a Farra d’Isonzo, in prima collina, esposte a sud ovest su suoli di ponca, una stratificazione di marne e arenarie di origine eocenica. Il territorio gode dell’influenza benefica del Mar Adriatico.
Il succo e la polpa subiscono una macerazione a freddo. Il mosto delle uve del Pinot bianco fermenta in piccole botti di rovere,  dove il vino matura per circa 12 mesi, il mosto delle altre due varietà fermenta in contenitori di acciaio. Dopo 12-18 mesi si procede all’assemblaggio e dopo altri sei mesi il vino esce sul mercato.
Il colore nel bicchiere è giallo dorato brillante. L’annata 2017 è ancora giovane rispetto alle sue potenzialità evolutive. Al naso sa coniugare eleganza e intensità dei profumi: a dominare è un fruttato di mela golden, pesca bianca, frutta esotica e agrumi canditi, con note di nocciola, un accenno di erbe aromatiche, vaniglia e miele di acacia. In bocca è grasso, di struttura, saporito, con rimandi alla terra, senza rinunciare alla freschezza, a quell’acidità che va ad equilibrare ed ingentilire la parte grassa. L’equilibrio tra struttura e freschezza è una peculiarità dei vini del Collio. La vena sapida del terroir è il marchio di fabbrica. L’ampiezza del terziario si rivela con il passare degli anni. Un vino che definisco circolare, senza spigoli, perché vive di una sua compiuta armonia gustativa già in fase giovanile. Riconoscibili il territorio e la cantina. Diecimila bottiglie. Enologo Alessandro Sandrin.

“Vedo contrasti e colori taglienti, con la pianura che si spinge fino ai piedi delle Alpi: i luccichi metallici dell’aria marina si incontrano con le ombre violacee scendenti dai monti” (Guido Piovene)