… WHITE, PINK OR ORANGE? – WEEK 43

Questa settimana vi parliamo di un magnifico, elegante Chardonnay, vitigno che si è ben acclimatato in Sicilia trasferendo un carattere internazionale ma al tempo stesso decisamente territoriale nel bicchiere. Siamo nella parte sud occidentale dell’isola, in provincia di Agrigento, con lo Chardonnay Planeta, prima annata nel 1994. Nella tenuta di Ulmo, dove è possibile visitare i resti del millenario Palmento Fenicio e il museo Iter Vitis, furono piantate le prime vigne a pochi metri dal lago Arancio e dal baglio in pietra  del ‘500 che da diciassette generazioni appartiene alla famiglia. Lo Chardonnay nasce dalle vigne di Ulmo e Maroccoli, su suoli ben drenati e ricchi di scheletro, uno profondo con presenza di ciottoli e debolmente calcareo, l’altro mediamente argilloso e più calcareo e con abbondante frazione limosa, rispettivamente a 250 e a 415 metri s.l.m..
La fermentazione avviene in barriques a temperatura controllata (18 °C) proprio per non rovinare gli elegantissimi profumi. Segue affinamento di circa 11 mesi con batonnage ogni 10 giorni: per metà della massa in barriques nuove e per l’altra metà in barriques di 2° e 3° passaggio.
Il colore è oro chiaro brillante. Un naso di miele di acacia, pesca, albicocca e agrumi è reso intrigante da note più di cereale tostato che di nocciola, spezie e vaniglia tipiche dello chardonnay passato in legno. In bocca è pieno e sa coniugare freschezza mineralità, potenza, eleganza, croccantezza e morbidezza. Ora è ancora giovane, ma già regala soddisfazione. Eccellente.  Bottiglie 200mila. Enologo Alessio Planeta.

“Cosa ti manca della Sicilia?”

“U scrusciu du mari” 

(Andrea Camilleri)