RED FRIDAY – WEEK 46

Siamo sui Colli Orientali con il Rosso Riserva Santuari 2016 di Butussi, da Cabernet Sauvignon in purezza che viene prodotto solo in annate che possono esprimersi con un certo potenziale evolutivo. Nel vigneto troviamo ancora qualche pianta di merlot, che in caso di moria viene ormai rimpiazzata con il Cabernet Sauvignon, e che in piccolissima percentuale avvertiamo nel vino. Le vigne, su fondo collinare di origine alluvio colluviale, insistono su terreni composti di marne argillose in profondità e di pietre calcaree in superficie. Un microclima particolarissimo: d’estate le correnti discendenti dalle Alpi creano escursioni termiche che superano anche i venti gradi tra il giorno e la notte e contribuiscono a un’aromaticità che si esprime al meglio verso i dieci anni di età del vino.
Questa riserva invecchia ancora torbida in botti di rovere da 300 litri per 24 mesi, cui segue un ulteriore affinamento in botti di cemento lisciato (non vetrificato) per 6 mesi più altri 12 in bottiglia. Dalla vendemmia alla messa in commercio del vino passano quasi 4 anni. Il colore è rosso rubino intenso, vivo. Al naso trionfano mirtilli e piccoli frutti rossi, con timidi cenni speziati di pepe nero e tabacco, sbuffi balsamici e di capperi. Al palato è denso, salato, minerale, con tannini eleganti. Chiude con una persistenza di agrumi. Ancora un “bambino” rispetto al suo potenziale evolutivo. Per le soddisfazioni maggiori lo consigliamo tra i 10 e i 15 anni d’età. Come formati si arriva fino alla Balthazar (12 litri) su prenotazione. Di magnum ne sono state prodotte 150. Nelle cantine storiche sono conservati oltre tredicimila pezzi, a partire dagli anni ’90, per capirne l’evoluzione. Dell’annata 2016 sono state prodotte 2200 bottiglie, di cui il 25 % sono depositate in cantina per metterle in futuro a disposizione della ristorazione.

“Si è sapienti quando si beve bene: chi non sa bere, non sa nulla” (Nicolas Boileau)