RED FRIDAY – WEEK 48

Siamo in una delle zone più vocate del Campo Rotaliano, un paesaggio dominato dalle Dolomiti, con il cru Maso Cervara Riserva 2015 di Cavit. Undici cantine associate, 70 anni di storia, un cuore nel Trentino.  I vini della linea “Il Maso” – il maso è una tipica realtà territoriale con oltre duemila anni di storia – sono veri  propri cru, esempio di una cooperativa del Nord Italia che lavora con grande attenzione verso il prodotto finale partendo dal terroir nell’ottica della sostenibilità e con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Il Maso Cervara nasce alla fine degli anni ’80 come progetto che lega ricerca, territorio e valorizzazione degli autoctoni in collaborazione con l’stituto enologico di San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach).
Quelli del Maso Cervara sono terreni alluvionali su riporti ghiaiosi del torrente Noce, sciolti, ricchi di scheletro e ben drenati, nello strato più superficiale troviamo 60 cm di limo e sabbia. L’età media delle viti è di 60 anni. La resa non supera 80 quintali per ettaro. Il clima fresco è ventilato e garantisce la sanità delle uve, l’escursione termica favorisce la concentrazione aromatica.
Le uve sono vinificate a temperatura non superiore a 25 °C. Dopo la fermentazione il vino affina in barriques e botti per circa due anni. In bottiglia resta per alcuni mesi.
Il colore è rosso scuro, fitto. Un vino che rispetta il varietale, non drogato dal frutto e dal legno, ma che gioca sul filo dell’eleganza e dell’equilibrio le sue carte. Al naso piccoli frutti neri, come mirtillo, mora e frutti di bosco che evolvono dopo qualche anno verso un fruttato sotto spirito, con un accenno di viola, cioccolato fondente, una leggera speziatura e un finale balsamico. Il terziario non è legato a sensazioni animali ma resta elegante, etereo. Non si percepiscono note amarognole o dolci da legno. Di buon corpo, morbido, con tannini ben integrati nella struttura. Bottiglie ottomila. Enologo Andrea Faustini.

“I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi” (Goethe)