… WHITE, PINK, ORANGE? – WEEK 50

Siamo sul Collio con il Col Disôre di Russiz Superiore. Col Disôre, espressione friulana, è toponimo di zona. Gli assegniamo un punteggio alto perché riesce a mettere insieme con estrema eleganza, svelando una compiuta complessità gusto-olfattiva già nei primi anni di vita, quattro vitigni: Pinot bianco, Friulano, Sauvignon e Ribolla Gialla. Un vino unico, non riproducibile in un altro terroir, ma solo qui, su suoli di ponca, marna e arenaria ricchissime di fossili che contribuiscono all’eleganza e alla complessità dei vini. È il terroir che parla e che precede la mano dell’enologo. Il Friuli sa essere straordinario perché riesce a coniugare la freschezza con la struttura.
Le uve sono raccolte a piena maturazione, il sauvignon in leggera surmaturazione. Il succo e la polpa subiscono una macerazione a freddo. La fermentazione avviene in botti di rovere. Il vino riposa 12 mesi sui lieviti e un anno in bottiglia.
Il colore è  giallo paglierino con riflessi oro-verdi brillanti. Ogni vitigno è chiamato in causa a dare il meglio di sé. Se il Pinot bianco, che è la colonna vertebrale del vino, apporta morbidezza, struttura, frutto, il Friulano aromaticità e pienezza gustativa, il Sauvignon verticalità e profumi, la Ribolla Gialla acidità e frutto. E infatti in questa fase il naso è tutto giocato sul frutto, in particolare agrumi, per poi lasciare spazio a un un floreale di acacia e fiori di campo e a note “dolci” tenute a bada dalla freschezza. Lungo nel finale ammandorlato. La buona acidità fissa esalta e mantiene i profumi nel tempo. In bocca è pieno, minerale, salino, di struttura. Il top gustativo lo raggiungerà sui dieci anni quando si svilupperà pienamente il terziario, in genere senza perdere freschezza e con un frutto che da maturo diventerà candito, con suggestioni di datteri. Totalmente appagante già ora. Quasi da mangiare. Bottiglie settemila. Enologo Alessandro Sandrin.

“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare” (Giorgio Armani)