… WHITE, PINK, ORANGE? WEEK 5

Questa settimana vi raccontiamo Edizione Bianco, prima annata 2019, di Fantini Farnese, un vino bianco che riunisce nel bicchiere tre regioni: Abruzzo, Basilicata e Sicilia. Blend di Grillo, Fiano e Pecorino, vinificati separatamente, a dimostrazione che anche nel Sud Italia si possono raggiungere acidità e freschezze importanti grazie alla giusta esposizione dei suoli, all’altitudine e all’uso della tecnologia in cantina. Un vino che esce dalla denominazione per mettere insieme il meglio di ciascuna delle tre regioni creando qualcosa di unico. Da vigneti a Sambuca di Sicilia, alle pendici della Majella e sul Vulture.
Utilizzando la tecnologia del freddo, le uve sono congelate all’arrivo in cantina per preservare l’integrità dell’acino e del frutto quanto a sensazioni gustative. La temperatura viene abbattuta di 23-25 gradi, le uve sono pigiate e ulteriormente raffreddate a -1 con anidride carbonica per strippare tutto l’ossigeno che in pochi secondi di pigiatura si solubilizza, segue macerazione di 12 ore per estrarre in maniera delicata i precursori aromatici. Dopo la pressatura il mosto resta in stabulazione per 10-15 giorni a zero gradi e vengono eseguiti batonnage giornalieri. A 12-13 gradi inizia la fermentazione con lieviti selezionati nel reparto di ricerca e sperimentazione interno alla sede aziendale. Il Pecorino fermenta in botti non tostate da 50 hl per ulteriori tre mesi dopo la fermentazione per conferire maggior struttura al vino, invece Fiano e Grillo fermentano in acciaio.
Il colore è giallo paglierino brillante. Al naso ricche e intense note di agrumi, soprattutto pompelmo, che ricordano il Sauvignon Blanc, con leggere sfumature esotiche di maracuja e dolci quasi da crema pasticcera e con una nota boisè da Pecorino per i nasi più allenati. Al palato un’ottima croccantezza e struttura, con un spalla acida importante, grazie all’apporto del Pecorino abruzzese e del Grillo di altitudine, che si equilibra con la perfetta maturazione dell’uva e con un’altrettanto ottima mineralità tipica del Fiano del Vulture. Residuo zuccherino 2,5 g/l. Enologo Denis Verdecchia.

“Un vino speciale fa dialogare culture e tradizioni diverse, avvicinandole senza sovrastarle, emozionando” (Denis Verdecchia)