Allargare il mercato e puntare sul web con convinzione. La digitalizzazione nell’era del Covid, in vista della ripartenza, è il focus dell’evento virtuale promosso da Ice, l’istituto del commercio estero messo in campo dal governo per internazionalizzare il made in Italy, e dall’associazione nazionale Le Donne del Vino. Per riflettere su sfide e opportunità dell’e-commerce, il nuovo canale di vendita che sta crescendo in Asia, Usa e Uk. Con una panoramica sui principali mercati e progetti targati Ice (EU4 e Cina) e con particolare riferimento ad Amazon: il colosso che porta nelle nostre case tutta una serie di prodotti può essere un aiuto, e se sì in che modo e misura, anche per la vendita del vino?
 “L’e-commerce si sta sviluppando in modo esponenziale. Si tratta di uno strumento che si addice a molte aziende ma non a tutte, un’opportunità che va presa sul serio e valutata bene. Sicuramente il mondo sta cambiando e con esso gli strumenti del marketing e della commercializzazione del vino. Dobbiamo considerare il digitale una strategia integrativa, non sostitutiva”, commenta in apertura Donatella Cinelli Colombini, presidente delle Donne del Vino.
José Rallo, consigliere Ice e amministratore delegato di Donnafugata, pone l’attenzione sull’importanza crescente dei social media: “La pandemia ha causato una forte limitazione dell’horeca, con un calo dei consumi sia sul mercato domestico sia su quello estero. Il vino italiano ha comunque dato una grande prova contenendo l’export nel -2% e dimostrando il suo appeal all’estero, a differenza della Francia che ha registrato un -11%. Nel nostro settore si sta affacciando il social commerce, che la moda conosce già da tempo, una strategia di mercato per cui l’azienda guida il consumatore verso la compravendita online e dall’altro accoglie commenti, interazioni per un acquisto più consapevole. Dobbiamo investire nella cultura digitale dei nostri collaboratori. Il vino è un mondo sensoriale, fatto di degustazioni, incontri, ma il digitale ora può aiutarci enormemente”.
“La direzione commerciale deve diventare digitale. Bisogna costruire  specifici manager nell’e-commerce”, spiega Carlo Angelo Bocchi (Ice). “L’e-commerce è prevalente in Asia, dove la Cina è uno dei mercati con la crescita attesa più importante nel mondo del vino, ma in futuro il commercio online sarà sempre più in aumento anche nel resto del mondo. L’e-commerce cresce velocemente in Spagna, Francia, Usa”.
Si profila un futuro in cui non basterà attendere un contributo, comprare nuove vigne e/o costruire cantine faraoniche pensando che il mercato in cui investire sia altro rispetto alla tecnologia. Per tornare ai livelli del 2019 impiegheremo tutto il 2022, ma solo cogliendo le infinite possibilità che il web, nel bene e nel male, ci prospetta. Capacità di adattamento, sosteneva Darwin, padre dell’evoluzionismo: “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere ma quella che si adatta meglio al cambiamento”.